Recupero carrelli abbandonati: best practices

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Recupero carrelli abbandonati
Tempo di lettura: 3 minuti

Sono molte le persone che accedono a un e-commerce, consultano le schede di diversi articoli che inseriscono nel carrello e-commerce per poi uscire dal sito non completando la transazione.
Lo confermano alcune statistiche che hanno evidenziato che l'abbandono del carrello avviene con una percentuale del 69%. Ciò sta a significare che ben 7 persone su 10 non concludono il processo d'acquisto.

Sappiamo bene che il check-out rappresenta una fase davvero delicata e che ogni gestore di un e-commerce deve porre in essere delle strategie mirate e ben definite per il recupero dei carrelli abbandonati. Scopriamole assieme.

Come recuperare i carrelli abbandonati?

Ti starai chiedendo come poter migliorare le prestazioni del tuo e-commerce, aumentando il tasso di conversione e, conseguentemente, il fatturato.
Di seguito riportiamo alcuni consigli per recuperare i carrelli abbandonati

E-mail Marketing Automation.
Per riuscire a recuperare i carrelli abbandonati il tempismo è fondamentale. L'e-mail marketing - effettuata con la Marketing Automation - è essenziale per incoraggiare l'utente a riprendere in mano il suo carrello. Questo è possibile grazie a una comunicazione personalizzata e coinvolgente in relazione al comportamento dell'utente: si andranno a individuare i fattori che non l'hanno spinto a completare l'acquisto, proponendogli delle soluzioni idonee al fine di spronarlo a concludere l'ordine (flusso e-mail recupero carrelli).

Tieni a mente che le mail del carrello abbandonato non sono utili solo per recuperare i carrelli abbandonati, ma anche per fidelizzare i clienti creando con loro una relazione.

Flusso di check-out.
É importante ottimizzare il flusso di check-out (anche da mobile) rendendo le pagine che guidano il potenziale cliente dal carrello alla transazione più chiare possibili. Inoltre, proprio per agevolare il processo di check-out, è auspicabile seguire questi consigli utili:

  • non obbligare il tuo potenziale cliente alla registrazione
  • non chiedere troppe informazioni ma attieniti solo a quelle di cui davvero necessiti (come il nome, il cognome, l'e-mail, il numero telefono e l'indirizzo di spedizione)
  • non richiedere delle spese di spedizione troppo alte e, se possibile, utilizza la spedizione gratuita sopra a un importo minimo
  • amplia le modalità di pagamento e offri delle condizioni vantaggiose per il reso 

Exit intent pop-up.
Potresti utilizzare i famosi pop-up in uscita da far comparire poco prima che il tuo potenziale cliente abbandoni il tuo e-commerce.
Ciò lo potrebbe sorprendere stimolando in lui una reazione che potrebbe spingerlo - in quel momento specifico o poco dopo - al completamento della transazione. 

I pop-up di uscita hanno lo scopo finale di trattenere l'utente (ad esempio con una richiesta o con uno sconto) mediante dei messaggi mirati.
Ad esempio, un pop-up di uscita potrebbe contenere un messaggio di questo genere:

"Se desideri pensarci ancora un pò, inserisci la tua e-mail. Riceverai un riepilogo del tuo carrello da recuperare in qualsiasi momento tu voglia."

Display advertising.
Grazie alle diverse opzioni di remarketing di Bing Advertising e di Google Ads (o di altre piattaforme) puoi indirizzare - dopo aver individuato il corretto segmento di pubblico dei carrelli abbandonati - un messaggio di recupero mediante display advertising.
Ad esempio, potresti mostrare i prodotti che i tuoi potenziali clienti hanno lasciato sul loro carrello. In questo modo potresti incentivare il loro ritorno sulla tua piattaforma e-commerce e ottenere il completamento dell'acquisto. 

Sono molteplici i motivi che spingono un utente a non completare la transazione (problemi con la fase d'acquisto, spese di spedizione troppo alte, preferiscono effettuare l'acquisto in un altro momento), ma ecco che con questi consigli sicuramente vi sarà una percentuale migliore di conversione nel tuo e-commerce
Una buona strategia per il recupero dei carrelli abbandonati può incrementare il fatturato trasformando un cliente potenzialmente perso in un cliente vero e proprio.

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