Il CRM è famoso come strumento di gestione per la forza vendita, ma in realtà ha numerose caratteristiche che lo rendono ideale anche per i team di marketing.
Per il marketer il CRM è un sogno che diventa realtà: dà la possibilità di lavorare in maniera molto più precisa ed efficiente, evitando ore spese a mettere insieme mailing list e altri dati sparsi in giro per l’azienda.
Inoltre è in grado di far decollare i risultati delle sue attività, aiutando a distinguere con precisione i potenziali clienti “freddi” – su cui è necessario lavorare ancora – dai potenziali clienti “caldi”, ossia maggiormente propensi all’acquisto, che potranno essere contattati dai commerciali.
Per non parlare poi di tutte le informazioni che provengono da fonti esterne (il tuo sito web, i canali social, gli eventi, le fiere, etc.), finalmente puoi raccoglierle tutte in un’unica posizione centrale, e integrarle l’una con l’altra per costruire (e monitorare) campagne di successo.
Quali sono le 3 attività chiave di un marketer rese efficienti dal CRM?
Segmentare i contatti
Invieresti ad un cliente e ad un prospect la stessa mail? Mi sa proprio di no! Il CRM consente di segmentare i clienti in base al tipo di campagna a cui si sta lavorando - per citare un esempio, il modulo “Lista obiettivi” di Sugar fa proprio questo. Le target list possono essere associate a differenti campagne, come ad esempio DEM, oppure esportate per altre azioni, come ad esempio eventi aziendali.
Puoi segmentare i tuoi contatti in base a diversi elementi: al punto esatto in cui si trovano nel loro Customer Journey, al commerciale a cui sono assegnati, alla loro posizione geografica e così via.
Eseguire lead nurturing automatico
Per lead nurturing intendiamo il processo grazie al quale si instaura una comunicazione continuativa con un potenziale cliente, fornendo contenuti ed informazioni pertinenti volti a maturare la sua decisione ad acquistare.
Le email di nurturing, infatti, permettono di inviare messaggi informativi e di marketing a lead non ancora pronti all’acquisto o non del tutto “lavorati”, coltivando e monitorando questi contatti fino al momento opportuno.
I cicli di nurturing possono essere gestiti tramite strumenti diversi, tra cui il CRM, all’interno del quale si possono costruire campagne nurturing di base.
È possibile fare una programmazione dettagliata per inviare email ai propri contatti nei giorni e negli orari specificati. Le email sono in linguaggio HTML e si possono costruire con campi dinamici, così da personalizzarle automaticamente (nome e cognome del destinatario, titolo, nome della società e altri campi presenti nel CRM).
Misurare le performance delle campagne
Con il CRM puoi tenere traccia di quale lead, contatto o opportunità è associato a ciascuna campagna. Questo consente al marketing manager di calcolare il ROI e di monitorare il successo di ogni campagna nel sistema. È inoltre possibile analizzare quale messaggio di posta elettronica è stato aperto e letto, poi, sempre utilizzando i Tracker URL, si possono vedere quali link sono stati cliccati. Queste preziose informazioni aiutano il team di marketing a migliorare continuamente la strategia delle campagne future.
Resti comunque scettico nei confronti del CRM? Magari hai qualche dubbio da chiarire..
Queste sono le domande che vengono rivolte più spesso ad Elisa, marketing manager di OpenSymbol:
“Sono incuriosito dal CRM, ma ho paura che mi complichi la vita. Come stanno le cose in realtà?”
“Ho i dati e gli strumenti, ma non so sfruttarli al meglio. Il CRM è la risposta?”
“Vorrei un CRM: come faccio a convincere i miei colleghi?”
Speriamo di aver risolto ogni dubbio, in caso contrario scrivici!
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Fonte: SugarCRM blog