7 strategie per rendere la tua Marketing Automation più umana

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7 strategie per rendere la Marketing Automation più umana
Tempo di lettura: 4 minuti

A chi non piacciono le storie?

Lo storytelling, cioè il raccontare storie, può fare molto per il tuo brand. Non solo dà la grande opportunità di “creare connessioni”, ma permette di fare qualcosa che spesso tendiamo a trascurare: le storie rendono un brand “umano”.

Nel mercato di oggi siamo inondati di contenuti. Possiamo dire che la prospettiva annunciata da Bill Gates, secondo la quale il contenuto sarebbe stato uno degli aspetti più importanti di Internet, è diventata realtà. E di questo ormai tutti ne siamo consapevoli.

Stiamo producendo contenuti ad un ritmo vertiginoso e spesso si tratta di materiale che qualcuno, da qualche parte, ha già scritto e/o pubblicato. Ma questi contenuti rendono il nostro brand più umano?

Non si tratta di un problema nuovo. Per oltre un decennio, i marketer hanno cercato di capire come far spiccare i propri contenuti: seguendo diversi punti di vista, realizzando call-to-action creative e cercando di coinvolgere il proprio pubblico.

Quindi, come ci distinguiamo? In che modo il nostro contenuto emerge dal resto?

Dobbiamo pensare in modo diverso. Dobbiamo iniziare ad essere umani.

La Marketing Automation in carne ed ossa: le strategie

Se siamo consapevoli del fatto che lo storytelling ci rende più umani ed è un ingrediente vitale nelle strategie di marketing, come possiamo incorporarlo nei processi di Marketing Automation?

Diventa un agricoltore: molte delle aspettative rivolte ai team di vendita e marketing riguardano quantità vs qualità. Le abilità di questi team sono spesso misurate sulla capacità di convertire lead o di chiudere trattative. Questi termini descrivono la classica mentalità “noi vs loro”, ma allo stesso tempo impediscono di costruire relazioni di valore.

Sean Jackson descrive in un post l’importanza di pensare come un contadino, anziché come un venditore.

Il contadino ha un grande vantaggio sul cacciatore. Mentre i cacciatori devono recarsi ogni giorno in nuovi territori per cacciare le loro prede, i contadini rimangono in un posto, piantano nuovi semi e raccolgono i frutti dei loro sforzi su quello stesso terreno, su cui hanno già lavorato. La terra che coltivano diventa infinitamente più preziosa, perché può costantemente dare  raccolto, cosa che non si può dire per la caccia. ”

Hai già sentito parlare di lead nurturing?

Si tratta di comunicazioni volte a costruire e coltivare relazioni. Significa ascoltare i tuoi clienti e rispondere alle loro esigenze, in ogni fase del loro percorso d’acquisto.

Ma non possiamo fare lead nurturing “cacciando nuovi clienti”. Quest’attività può essere fatta solo costruendo la fiducia nel tempo, aggiungendo valore passo dopo passo.

Il potere dell’empatia: sono stati scritti molti articoli sul potere dell’empatia nel mondo del business.

Pensare come un cliente significa vestire i suoi panni e questo va oltre la comprensione del Customer Journey o delle sue esigenze. Quando abbiamo camminato con le scarpe dei nostri clienti, possiamo relazionarci con loro a livello personale e siamo in grado di capire realmente la loro storia.

Michael Hinshaw afferma:

“Diversi studi sostengono il fatto che non importa chi siano i tuoi clienti, se offri una scarsa Customer Experience c’è un alto prezzo da pagare, indipendentemente che tu operi nel contesto B2B o B2C. Uno dei modi migliori per far vivere un’eccellente Customer Experience è ascoltare i tuoi clienti, capire le loro preoccupazioni e offrire un servizio “empatico”, in ogni occasione di contatto”.

Quindi offrire una Customer Experience positiva va al di là di conoscere il tipo di prodotto che usano i tuoi clienti. Significa sapere come e perché utilizzano quel prodotto.

Queste informazioni aiutano ad approcciarsi in modo empatico nei confronti del cliente. Quando forniamo questo tipo di contenuto tramite i nostri processi di Marketing Automation, sarà la prova che abbiamo ascoltato e cerchiamo di fornire un valore reale lungo tutto il percorso di ciascun nostro cliente.

Diventa personale: I Big Data forniscono grandi informazioni sugli interessi dei clienti, sulle loro reti personali e professionali, etc. Ma la creazione di esperienze significative ci richiede di essere più personali e di andare al di là della semplice raccolta di dati”. Questo è ciò che afferma Brian Solis nel suo libro “X: The Experience When Business Meets Design”.

I soli dati ci offrono una visione limitata dei nostri clienti. Ci mostrano il tasso di apertura, ma non rivelano l’intento che ha spinto a leggere l’email. Ci mostrano i download, ma non indicano lo scopo per aver scaricato quella risorsa. Siamo noi che dobbiamo fare il passo successivo. Come? Dobbiamo essere curiosi e raccogliere informazioni preziose.

Quali sono gli interessi, i valori e le opinioni dei tuoi clienti? Gli analisti hanno l’abilità di rivelare informazioni che a loro volta raccontano storie incredibilmente accurate sul nostro pubblico. Raccogliere e ascoltare queste storie ci aiuterà a umanizzare ulteriormente i nostri contenuti e creare esperienze significative e personali.

La tattica dell’umanizzazione

Al fine di “umanizzare” i nostri sforzi, dobbiamo esaminare criticamente ogni interazione con il cliente. Eccoti alcuni spunti per iniziare:

Valorizza le relazioni: crea un’esperienza grazie alla quale i tuoi clienti possano vedere e percepire il tuo brand come una persona in carne ed ossa, non come un’azienda. Usa le variabili appropriate (nome, ecc.) nel tuo sistema di Marketing Automation per entrare in contatto con il tuo pubblico. Parla con tono personale e autentico.

Segmentazione: un altro modo per umanizzare i nostri processi di Marketing Automation è utilizzare uno degli strumenti più potenti a nostra disposizione: la segmentazione. Prenditi il tempo per segmentare il tuo pubblico in gruppi molto specifici. Ciò ti consentirà di creare comunicazioni personali e pertinenti.

Flussi logici delle campagne: a volte si tratta di un passaggio più complicato del previsto. Avere a disposizione un sistema nuovo di Marketing Automation può portare alla tentazione di automatizzare ogni nostra interazione. Ricorda di procedere con cautela e non dimenticare di vestire i panni del cliente. Fai un passo indietro e considera il loro processo d’acquisto.

Tieni sempre in considerazione la Customer Experience: il modo migliore per aggiungere valore e relazionarsi con il cliente è riconoscerlo non solo prima e durante la vendita, ma anche dopo. Chiediti sempre: ci sono altri aspetti della sua esperienza con il mio brand a cui posso aggiungere valore? Come è andata l’esperienza con il mio prodotto o servizio? Era soddisfatto?

Non si tratta di un compito facile. Ci vuole un’enorme quantità di tempo per vestire i panni del tuo cliente, dal momento in cui avverte il bisogno iniziale fino al momento in cui l’esigenza è stata soddisfatta, e oltre. Ma proprio come ogni rapporto richiede tempo per crescere e maturare, così accade con la Marketing Automation. I sistemi sono vasti e variegati, ma c’è una filosofia che il tuo team dovrebbe rispettare prima di generare campagne, scrivere e-mail e costruire landing page che cattureranno l’attenzione del pubblico.

È la filosofia di voler rendere ogni interazione umana.

Fonte: Mautic Blog


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